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#Vet Stories – Il senso dell’udito per cani e gatti

Vet Stories - Le orecchie di cani e gatti

Anatomia delle orecchie dei pet

Le orecchie di cani e gatti vengono suddivise in tre parti: orecchio esterno, orecchio medio e interno.

L’orecchio esterno è composto da:

    • Padiglione auricolare, si presenta di forma differente a seconda della razza e serve per convogliare i suoni verso le parti più profonde.
    • Canale uditivo, molto profondo negli animali da compagnia e con una caratteristica forma a L. È composto da una porzione verticale e da una orizzontale, differendo dal canale uditivo umano che invece risulta rettilineo.

L’orecchio medio è paragonabile a una vera e propria cassa di risonanza. All’ interno si trovano tre ossicini: staffa, incudine e martello, che servono ad amplificare i suoni. L’orecchio interno è responsabile della percezione dei suoni e garantisce l’equilibrio.

Come percepiscono i suoni i cani e i gatti

Cani e gatti percepiscono i suoni in maniera più efficace rispetto all’uomo.

Il loro udito particolarmente sviluppato riesce a captare onde sonore dette ultrasuoni, non udibili dall’orecchio umano. La capacità uditiva felina è più fine rispetto a quella canina e umana: i gatti discriminano, senza difficoltà, suoni con una frequenza di 100.000 Hz (come lo squittio del topo, la sua preda ideale); i cani si fermano a 40.000 Hz, mentre l’uomo non supera i 20.000 Hz.

È noto che il gatto sia un animale sempre vigile: anche quando riposa, il più piccolo rumore può determinare un’immediata reazione. Ciò può essere legato alla sua doppia natura di predatore e preda. Se da un lato il gatto deve scrutare il proprio habitat in cerca di piccole prede (come uccelli, topi, ratti, insetti), dall’altro deve controllare costantemente che non ci siano predatori potenzialmente pericolosi.

Il gatto opera un controllo territoriale preferibilmente dall’alto, da cui osserva con attenzione eventuali prede in movimento e, nello stesso tempo, si protegge da predatori che potrebbero coglierlo alla sprovvista.

La funzione dei padiglioni auricolari di cani e gatti

Grazie ad una maggior lunghezza del canale uditivo rispetto a quello umano, gli animali riescono a convogliare i suoni verso la membrana timpanica in maniera molto efficiente. Il padiglione auricolare fornisce un importante contributo a questo sistema. Questi funziona come una sorta di antenna parabolica in costante movimento, per captare il più flebile segnale.

I padiglioni auricolari di cane e gatto possono muoversi in maniera indipendente l’uno dall’altro, direzionandosi autonomamente verso la fonte del suono percepito.

Il gatto possiede più di 30 muscoli che gli permettono di effettuare rotazioni dell’orecchio fino a 180°. In questo modo riesce a individuare con estrema precisione il punto esatto da cui deriva uno specifico rumore.

Inoltre, il gatto è in grado di discriminare due suoni che si differenziano di mezzo tono, distanti tra loro 50 centimetri, anche a una distanza di venti metri.

Nel cane tale caratteristica risulta più o meno accentuata in base alla razza: alcuni cani da caccia infatti sono stati selezionati con orecchie pendule proprio per limitare la possibilità che venissero distratti da rumori lontani durante la ricerca della selvaggina.

Come reagiscono cani e gatti ai rumori forti e ai botti di Capodanno

Come detto prima, essendo dotati di orecchie particolarmente sensibili al rumore, i cani e i gatti possono avere molta paura del suono dei fuochi d’artificio e dei botti, d’uso frequente soprattutto a Capodanno.

Alcuni pet fanno di tutto per nascondersi, altri si spaventano e scappano; in generale, l’ansia causata da suoni forti inaspettati può generare in loro effetti a lungo termine.

Se il tuo animale domestico è tipicamente ansioso rivolgiti a un Veterinario che potrà prescriverti farmaci che aiutino il tuo pet a rilassarsi, specie prima di feste e ricorrenze come Capodanno che prevedono lo sparo di fuochi d’artificio.

Come rendere il tuo cane o gatto meno stressato dai rumori forti

Esistono in commercio calmanti per cani e antiansia per gatti che possono far sopportare meglio a Fido e Micio i fuochi d’artificio e i botti tipici di queste festività. In generale, aiutano il tuo pet a essere più rilassato e meno incline ad ansie legate ai rumori forti. 

Un altro buon modo per mantenerlo calmo in situazioni che potrebbero renderlo ansioso è abituare l’udito del tuo pet ai rumori forti.

Si tratta di un processo che richiede pazienza e impegno: è un vero e proprio addestramento da svolgere in casa con il tuo pet, lontano da distrazioni, e assicurandoti che possa facilmente lasciare la stanza se lo desidera.  

Per cominciare, sistema il tuo pet nella stanza e riproduci i suoni al volume più basso possibile. 

Aumenta il volume molto, molto lentamente, finché non vedi i primi segni di reazione al rumore. Una reazione potrebbe essere piccola, come contrarre le orecchie.

Una volta che il tuo pet inizia a reagire, mantieni i suoni a quel volume per alcuni minuti in modo che si abitui. 

Riproduci i suoni a un livello basso per 5-10 minuti, e ripeti l’operazione 3-4 volte al giorno. Una volta che il tuo pet ha smesso di rispondere al rumore, puoi alzare leggermente il volume, finché non ricomincia a rispondere.  

Continua a riprodurre i suoni in questo modo ogni giorno, per qualche settimana, finché il tuo pet non reagirà più ai suoni, anche a un volume più alto. 

La pulizia delle orecchie di cani e gatti

Un ulteriore aspetto, fondamentale per prendersi cura dell’udito di cani e gatti, è la pulizia delle orecchie.

Garantire una adeguata igiene delle orecchie è importante per evitare fastidiosi inconvenienti legati all’accumulo di cerume, polveri e materiale irritante proveniente dall’ambiente esterno.

Inoltre, è fondamentale per contrastare la proliferazione di batteri, funghi, lieviti e parassiti.

L’osservazione frequente e attenta del padiglione auricolare esterno è importante per riscontare la presenza di eventuali lesioni, escoriazioni, essudati e tumefazioni.

Osservando il padiglione auricolare è possibile anche verificare la presenza di materiale vegetale (forasacchi), di comune riscontro nelle orecchie pendule di cani portati in passeggiata nelle zone erbose durante il periodo primaverile-estivo.

È buona norma anche sentirne l’odore del padiglione auricolare in quanto alcuni sono caratteristici di fenomeni infiammatori o di proliferazione di specifici lieviti.

Come pulire le orecchie dei pet

Per pulire le orecchie di cani e gatti è necessario utilizzare una garza sterile leggermente inumidita.

Bisogna effettuare dei movimenti delicati dall’interno verso l’esterno, soffermandosi con cura nelle pieghe, dove è più probabile l’accumulo di materiale.

Si consiglia di usare due garze differenti per la pulizia delle due orecchie, in tal modo si scongiura la possibilità di trasmettere impurità o agenti che causano infezioni o infestazioni da un orecchio all’altro.

In alcuni casi, per trattare le affezioni del condotto uditivo, si deve ricorrere all’uso di soluzioni otologiche consigliate dal Medico Veterinario, seguendo con precisione tutti i passaggi indicati.

La frequenza di pulizia delle orecchie è legata alla conformazione anatomica, alle caratteristiche di razza e alle abitudini di vita del singolo animale.

Se vuoi saperne di più sulla pulizia delle orecchie, leggi i nostri consigli su come pulire le orecchie dei pet.

Cos’è l’otite per cani e gatti

Tutte le tre parti dell’orecchio prima menzionate possono andare incontro a processi infiammatori chiamati otiti.

L’infiammazione potrebbe manifestarsi a carico dell’orecchio esterno e, se trascurata, si potrebbe estendere all’orecchio medio e, nei casi molto gravi, fino all’orecchio interno.

Come individuare l’otite nei pet

Come si individua? Tra i segni clinici indicativi di otite esterna è possibile individuare alcuni cambiamenti:

  • fisici tra cui rossore, calore e gonfiore cutaneo, iperproduzione di essudati più o meno densi e maleodoranti;
  • comportamentali tra cui testa inclinata, movimenti frequenti della testa, prurito da moderato a grave. Generalmente gli animali con otite presentano dolore, potrebbero rifiutare il contatto fisico e, se manipolati contro la loro volontà, potrebbero reagire in modo aggressivo. In alternativa potrebbero isolarsi, riducendo l’attività fisica e l’assunzione di cibo.

Qualora si sospettasse o si individuasse la presenza di uno di questi segni, occorre rivolgersi al più presto al Medico Veterinario di fiducia per avere una diagnosi e il relativo trattamento.

Questo mira, a seconda della gravità, all’eliminazione della causa primaria, a controllare la presenza di microrganismi e parassiti opportunisti (batteri, funghi, acari, lieviti), mantenendo sempre il canale uditivo pulito e asciutto.

Nel caso in cui la malattia auricolare sia riconducibile a un’allergia di natura alimentare è necessario procedere anche con un trattamento nutrizionale mirato.

Nei casi molto gravi, in cui l’otite non risponde ai trattamenti farmacologici e gestionali, si può ricorrere a interventi chirurgici.

Dott.ssa Monica Burroni e Dott. Vito Carlucci

Medici Veterinari

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scritto da Elisa Anile

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