La gravidanza del gatto è una fase delicatissima che va trattata con la massima attenzione per garantire la salute di mamma gatta e dei gattini.
Quanto dura la gravidanza del gatto? Come capire se una gatta è incinta?
Puoi trovare la risposta a queste e ad altre domande in questo articolo, una guida completa per scoprire tutto sulla gestazione dei felini, dal calore al parto, e sull’alimentazione ideale per mamma gatta e i suoi piccoli pet.
Quanto dura la gravidanza di un gatto
Si è soliti definire la gravidanza del gatto come l’intervallo di tempo tra l’accoppiamento e il parto; la sua durata media è di 63-65 giorni, ovvero di circa due mesi.
Quante volte in un anno possono partorire i gatti
Un gatto può avere fino a 3 gravidanze all’anno: ecco perché è così importante la sterilizzazione che, se effettuata prima del primo calore, aiuta anche a ridurre l’insorgenza di tumori alle mammelle e all’utero della gatta. Se vuoi saperne di più, leggi i nostri consigli sul gatto sterilizzato.
Quando si trova nella fase del ciclo sessuale, detta ciclo estrale, si dice comunemente che la gatta è in calore, quindi fertile e in grado di riprodursi.
Una gatta va in calore ogni 15-21 giorni, principalmente in primavera e in autunno. Questa fase può durare da qualche giorno a delle settimane: nel periodo riproduttivo, quindi, si possono ripetere anche 2 o 3 cicli di calore.
Il calore (o estro) ha una durata di 2-4 giorni, se avviene l’accoppiamento, e di 6-10 giorni se non vi è accoppiamento.
La gatta ovula solo se c’è l’accoppiamento con il maschio, a cui segue la gravidanza del periodo di due mesi, al termine della quale la gatta partorisce i gattini.
Tra le 2 e le 7 settimane dopo il parto, anche se sta ancora allattando, può tornare nuovamente in calore.
Come si fa a capire se la gatta è incinta
Se la tua gatta non sterilizzata è nel pieno del ciclo estrale e ha occasione di accoppiarsi, potrebbe incorrere in una gravidanza.
In questo caso, come fare ad accorgersi se la tua gatta è incinta? Puoi iniziare a intuirlo solo verso la terza settimana di gestazione, quando mostrerà i primi segni rivelatori quali:
- nausee mattutine: nel primo periodo della gravidanza il gatto ha la tendenza a vomitare spesso al mattino e durante la giornata, mostrando sintomi di inappetenza.
- appetito: dopo l’iniziale mancanza di appetito, durante il resto della gestazione il tuo gatto riprenderà a mangiare spesso e più del solito. Poco prima del parto potrebbe manifestarsi una nuova fase di inappetenza che terminerà a parto concluso.
- cambiamenti caratteriali: la gravidanza è caratterizzata da alti livelli di progesterone, un ormone che rende la gatta più rilassata e affettuosa.
- Ecografia addominale: una prima diagnosi è effettuabile tramite ecografia addominale, che può essere eseguita nella gatta a partire dall’11°-14° giorno di gravidanza. Grazie sempre a questo esame è possibile, pochi giorni dopo, rilevare il battito cardiaco degli embrioni.
- Palpazione addominale: il Veterinario può confermare lo stato di gravidanza attraverso la palpazione addominale. Infatti, a partire dal 18°giorno dopo l’accoppiamento, le mammelle si ingrossano e i capezzoli diventano più evidenti e sporgenti.
- Aumento di peso e rigonfiamento dell’addome: dopo il primo mese si nota un aumento di peso e un rigonfiamento dell’addome, variabile a seconda del numero dei cuccioli dentro il grembo materno e a seconda della razza.
Cosa fare quando una gatta è incinta
Una volta accertato lo stato di gravidanza, la gatta incinta necessita di attenzioni particolari, soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione.
Dal momento che il fabbisogno energetico aumenta già nelle prime fasi della gestazione, ti consigliamo di aumentare la quota calorica fin dall’inizio della gravidanza.
Tuttavia, presta attenzione ad aumentare la sua razione giornaliera di cibo del 15-20% e non di più: un incremento eccessivo del peso della gatta e dei gattini potrebbero creare difficoltà nel parto.
Cosa e quanto deve mangiare la gatta incinta
La gatta in gestazione deve avere sempre a disposizione cibo e acqua fresca e pulita. Il cibo più adatto alle sue esigenze è il mangime per cuccioli, studiato per gatte in gravidanza.
Tra i migliori cibi per gatte in gestazione troviamo:
- Crocchette Royal Canin Mother and Babycat
- Royal Canin Babycat umido
- Natural Trainer Kitten Pollo
- Natural Trainer Kitten Salmone
- Almo Nature Kitten HFC Pollo
- Oasy Kitten Grain Free al Pesce
Questi cibi sono bilanciati e perfetti per fornire tutti i nutrienti essenziali per la futura mamma e i suoi cuccioli.
Come detto prima, durante la gravidanza l’appetito della gatta aumenta per sopperire alle necessità nutrizionali del suo corpo, per poi diminuire piano piano verso la fine della gestazione. Questo accade perché le dimensioni dell’utero esercitano pressione sullo stomaco; dopo il parto, invece, l’appetito gradualmente torna normale.
Quanti gattini può fare un gatto
In ogni gravidanza la maggior parte delle gatte dà alla luce dai 3 ai 5 gattini in una stessa cucciolata, ma questo numero può variare anche molto, andando da 1 solo micino a più di 10.
Gli esperti sostengono che l’età e lo stato di salute della mamma siano dei fattori determinanti, così come anche i geni di cui sono portatori entrambi i genitori.
Quanti gattini può fare una gatta al primo parto
Una gatta che rimane incinta per la prima volta tende ad avere una cucciolata più piccola, all’incirca di 3 gattini al massimo.
Come capire quanto manca alla nascita dei gattini
Il parto nelle gatte avviene circa 65 giorni dopo l’accoppiamento; in alternativa, il Veterinario può stimare la data del parto clinicamente o tramite un’ecografia, che permette di valutare la vitalità dei feti. Inoltre, in prossimità del parto, quest’analisi è il miglior metodo per confermare il numero dei gattini e per escludere le problematiche clinicamente rilevanti.
Come sentire i gattini nella pancia
Tra il 18° e 30° giorno di gravidanza si potranno sentire i gattini muoversi semplicemente appoggiando una mano sulla pancia di mamma gatta. Se vuoi sapere quanti gattini nasceranno, è possibile far eseguire una radiografia dal tuo Veterinario.
Come si comporta una gatta prima di partorire
In prossimità del parto la gatta comincia a cercare un luogo tranquillo dove andare a partorire: ispeziona cassetti, armadi, angolini nascosti e bui, ovvero cerca di trovare un luogo sicuro dove dare alla luce i suoi gattini.
Proprio per questo, un paio di settimane prima del parto, è importante iniziare a preparare un rifugio, un giaciglio dove possa sentirsi protetta. Questo “nido” deve essere posizionato in un luogo caldo, riparato da correnti e rumori e deve essere dotato di un cuscino morbido rivestito da materiale lavabile.
Tra le 12 e le 24 ore prima del parto la gatta assume una serie di atteggiamenti caratteristici:
- diventa apatica;
- appare stanca;
- ha meno appetito;
- trascorre più tempo a leccarsi;
- aumenta l’intensità e la frequenza dei miagolii. Se vuoi saperne di più non perderti il nostro articolo sul significato dei versi del gatto;
- cerca posti per nascondersi: è questo il momento adatto per mostrarle la cuccia che hai preparato per lei!
Inoltre, in prossimità del parto, la temperatura corporea cala di uno o due gradi e si possono presentare episodi di vomito e perdite di sangue.
A quale età si possono togliere i gattini alla mamma
È meglio non toccare i gattini prima del decimo giorno per non alterare il loro odore con cui la mamma li riconosce. Per saperne di più leggi il nostro articolo su come comportarsi con i gattini appena nati.
A che età un gattino può lasciare la mamma?
Innanzitutto, va tenuto conto dell’allattamento: lascia che mamma gatta allatti i gattini fino almeno alle 8 – 10 settimane di età (a volte fino alle 12 settimane, quando i piccoli pet cominciano a nutrirsi esclusivamente di cibi solidi).
Inoltre, i gattini devono imparare moltissime cose dalla loro madre! Sapevi che esiste un periodo di apprendimento chiamato anche periodo di socializzazione? Per i cuccioli è compreso tra le 2 e le 8 settimane di vita. L’apprendimento riguarda l’atteggiamento nei confronti degli esseri umani, l’uso della lettiera, le modalità per comunicare con altri gatti, animali domestici e umani.
Quando il gatto ha un aborto spontaneo
Un aborto nella gatta può avvenire in qualsiasi momento della gravidanza. La gestazione è un periodo delicato della sua vita ed è importante riconoscere gli eventuali segnali di un’urgenza. Questo è fondamentale per poter intervenire in maniera efficace e tempestiva in modo da salvare la vita ai piccoli e alla madre stessa.
Cause dell’aborto spontaneo nella gatta
Ecco quali sono le complicazioni che possono sorgere durante la gravidanza e determinare un aborto:
- nella fase iniziale non ci sono segnali evidenti: l’embrione si riassorbe e di solito non ci si accorge nemmeno dell’esistenza di una gravidanza;
- trascorsi 30 giorni dall’accoppiamento, se la gatta ha un aborto spontaneo tende a perdere sangue o tessuti ma non sempre è facile accorgersene. Infatti, la gatta stessa si assicura di non lasciare tracce;
- se l’interruzione della gravidanza avviene nella fase finale, cioè quando la gatta sta per partorire, potrebbero nascere cuccioli morti.
Sintomi dell’aborto spontaneo nella gatta
Molto spesso l’aborto nella gatta può avvenire senza alcun sintomo. Ciò nonostante, ci sono alcuni segnali che possono essere un campanello d’allarme, come per esempio:
- febbre;
- diarrea;
- costipazione;
- emorragie;
- apatia;
- debolezza;
- solitudine.
Se il tuo pet presenta uno di questi sintomi è necessario contattare il Veterinario per una visita accurata. Quindi, prima di far accoppiare la tua gatta, ti consigliamo di farla visitare da un Medico Veterinario, il quale può eseguire esami specifici per ovviare a eventuali malattie che potrebbero causare problemi a una futura gravidanza.