Chi ha detto che i gatti non amano giocare con noi umani?
I gattini amano giocare, e proprio attraverso il gioco, fin dalla giovane età, esplorano l’ambiente in cui vivono.
Giocando apprendono il corretto comportamento sociale, imparano a conoscere il proprio corpo e la miglior strategia per catturare prede: giocare significa imparare a vivere.
Come gli esseri umani, anche i gatti, nel corso della loro vita, cambiano modo di giocare: da piccoli amano correre in maniera selvaggia e imprevedibile, mettendo alla prova le loro abilità di cacciatori.
Da adulti invece, per cacciare si basano maggiormente sull’esperienza, l’abilità e l’astuzia, apprezzando di conseguenza i giochi di strategia.
Anche i gatti anziani apprezzano i momenti di gioco, soprattutto se vivono in appartamento. Essi infatti sono molto limitati nella possibilità di esprimere i loro comportamenti naturali, non potendo gironzolare liberamente, cacciare e rispondere agli stimoli ambientali.
L’importanza di giocare con il gatto
Se i proprietari non forniscono loro gli stimoli necessari, i gatti d’appartamento potrebbero sviluppare problemi di tipo comportamentale o patologie delle basse vie urinarie (come la cistite idiopatica da stress).
Una varia e stimolante attività ludica aiuta a scongiurare questi pericoli. Ricordiamoci che anche i gatti, come tutti gli esseri viventi evoluti, conservano per tutta la vita la predisposizione al gioco!
Come giocare con il gatto: considera la sua natura predatoria
A differenza del cane, il gatto ha mantenuto l’istinto predatorio tipico dei felini selvatici.
L’inseguimento della preda è un comportamento ritualizzato, in cui il gatto procede lentamente a piccoli passi, restando acquattato al suolo, con le orecchie rivolte in avanti (per percepire ogni singolo rumore), fino a quando è abbastanza vicino per sferrare l’attacco.
Generalmente i felini sono cacciatori solitari e indipendenti, e la caccia si concentra nel periodo di massima attività delle prede disponibili.
Temperature troppo alte o troppo basse non favoriscono la caccia, per cui durante l’estate il gatto sarà portato a cacciare di notte, invece durante l’inverno, di giorno.
L’apparato sensoriale del gatto è altamente specializzato: l’occhio, rispetto a quello dell’uomo, riesce a vedere in maniera più efficace e ad inferiori intensità luminose; l’udito sembra essersi evoluto come risposta alla necessità di rilevare la preda.
La gamma di suoni che il gatto può percepire è una delle più ampie riscontrabili nella classe dei mammiferi. Il rilevamento di suoni ad alta frequenza è utile nella caccia ai roditori, che emettono ultrasuoni.
Se i nostri gatti domestici potessero scegliere, anziché mangiare cibo dalla ciotola, spesso preferirebbe conquistarselo autonomamente con una sana sessione di caccia!
I gatti tendono a cacciare prede piccole come topi, uccelli, insetti e piccoli rettili anziché prede grandi come ratti o altri mammiferi.
Quando scegliete i giochi, prendete spunto dalle prede che avrebbero a disposizione in natura. Più le dimensioni, l’aspetto e i movimenti si avvicinano alla preda tipo, più l’animale sarà incentivato a inseguirle, cacciarle e fare agguati.
Il gatto non è incline all’obbedienza: motivalo!
I felini, non essendo animali sociali, non sono inclini all’obbedienza: non fanno nulla che non sia conveniente.
Per questo motivo occorre persuadere il gatto ad apprezzare così tanto il nuovo comportamento appreso giocando, da farglielo adottare volontariamente.
Bisognerebbe, durante ogni sessione di gioco, riuscire a ricalcare lo schema di caccia inseguimento-cattura che si svolge in natura.
Conducete il gatto utilizzando come stimolo un gioco molto amato, oppure uno snack appetibile, facendo movimenti molto fluidi per indicargli il percorso.
Prima di partire assicuratevi che il gatto sia interessato al target che avete scelto per farvi seguire. Quando avrà iniziato a seguirlo, potrete guidarlo.
Mostratevi sempre contenti, sia durante sia al termine di un esercizio. Iniziate il gioco con un segnale (per esempio “Via” o altro, l’importante è usare sempre lo stesso segnale), così il gatto imparerà che sta iniziando la sessione.
Se dovesse rifiutarsi di oltrepassare un ostacolo, cercate di capire il perché: forse non vuole arrampicarsi sullo sgabello? Guidatelo, ricompensatelo e concludete l’addestramento.
È importante terminare l’esercizio con un’esperienza positiva. Per terminare il gioco, usate sempre la stessa parola e poi riponete l’attrezzatura.
I segreti per giocare con il gatto: varietà e…lascialo vincere!
I gatti agiscono solo se ne vale la pena o se traggono qualche vantaggio: dovrete quindi lasciarli vincere. Di fronte a un fallimento perdono interesse e tendono a spazientirsi.
Hanno bisogno di rapidi successi! Fate pause regolari: ogni sessione di gioco dovrebbe durare dai 15 ai 30 minuti.
Inoltre, variate i giochi: i gatti hanno bisogno di tenere la mente impegnata. Amano i rituali, avere ritmi ordinari e orari di gioco ben stabiliti e conservati nel tempo.
5 giochi da fare in casa con il gatto
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Mobility, percorso ad ostacoli con oggetti
Singoli ostacoli facili da superare possono incoraggiare a giocare anche i pet più anziani. Utilizzate materiali diversi come cuscini, fioriere, teglie da forno riempite con oggetti, lattine per creare uno slalom o due sedie unite da un’asse centrale a mo’ di ponte.
Per gli amanti dei salti si possono realizzare delle piattaforme, per gli amanti dell’acqua un fossato, per un gatto giovane e spericolato una scatola piena di carta accartocciata dove lanciarsi!
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Mobility, percorso ad ostacoli con bambini
Un’altra possibilità è quella di coinvolgere i bambini di casa, usandoli come parte integrante del percorso sportivo: braccia e gambe possono essere ottimi ostacoli, e bambini a quattro zampe possono diventare ponti viventi. Il divertimento sarà doppio!
I bambini devono essere però adeguatamente istruiti: se il bambino spinge il gatto quando non lo vede procedere, per il gatto risulterà demotivante. Incentiviamo pertanto i bambini a non toccare il gatto. Attenzione: non lasciare giocare gatto e bambini senza la supervisione di un adulto.
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Ricerca del cibo
Avete notato che il gatto fa spesso giri ispettivi per controllare che in casa sia tutto a posto? Preparategli qualche sorpresa, lasciando in giro dei bocconcini che può scoprire durante le sue ronde.
I croccantini sono particolarmente utili allo scopo. Per far appassionare il gatto a questo gioco e stimolare il suo entusiasmo per la ricerca, all’inizio potete utilizzare bocconcini diversi e appetibili.
Una raccomandazione: bisogna sottrarre una quantità di cibo dalla razione giornaliera del pasto per evitare il sovradosaggio energetico sul lungo termine.
I nascondigli più adatti sono: sopra il tiragraffi, sui davanzali, sopra o dentro le credenze, sotto o dietro i mobili, dietro le porte, tra i vasi di fiori. Inizialmente fatevi vedere mentre disponete il cibo.
Quando sistemerete i primi bocconcini sul davanzale della finestra o tra due vasi, il gatto vi osserverà attento. La volta successiva potrete disporre il cibo nei vari punti più velocemente, in quanto il gatto avrà memorizzato i nascondigli, quindi andrà a colpo sicuro.
Aumentate gradualmente la difficoltà, aggiungendo nuovi punti e includendo sempre più stanze della casa. Nell’ultimo stadio del gioco, il gatto dovrà aspettare fuori dalla porta o in un’altra stanza mentre nascondete il cibo, e inizierà a cercarlo quando avrete finito.
Variate i nascondigli, in modo che debba cercare i bocconcini non compiendo sempre il solito percorso!
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Scartare il cibo
Questo gioco è la versione avanzata del precedente.
Lo sapevi che i gatti sono abilissimi con le zampe?
Utilizzando delle bustine da tè per esempio, vi si possono nascondere all’interno alcune crocchette, in modo da impegnarli per conquistarsi il premio.
In una prima fase potreste usare un panno, mettendovi dentro dei bocconcini, sempre facendovi vedere dal gatto mentre lo fate.
Il micio probabilmente vorrà impedirvi di impacchettare il tutto, ma se avrà qualche secondo di pazienza, voi gli permetterete subito di spacchettarli.
Inizialmente è importante che il gatto osservi cosa state facendo, affinché impari a conoscere il gioco.
Se invece gli metterete davanti il pacchetto già pronto, non saprà cosa farsene. Il livello più impegnativo si raggiungerà nascondendo un solo bocconcino nella prima piega del tessuto.
Il gatto riuscirà a trovarlo soltanto dopo averlo srotolato completamente. Potete usare anche un rotolo di carta igienica o un foglio di alluminio!
Le prime volte aiutate il gatto, ma non appena avrà capito, aumentate il grado di difficoltà e introducete alcune varianti.
Se poi volete farlo ingegnare ancora di più, aggiungete striscioline di carta e qualche fusillo crudo: il rumore e la consistenza diversa sproneranno il micio ad aumentare gli sforzi.
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Agility
Ballare con il gatto
Alcuni gatti girano su loro stessi per accogliere il proprietario al rientro o mentre aspettano la ciotola contenente il cibo. Se siete abbastanza pronti e rapidi potreste premiarli ogni volta che piroettano!
Deve passare al massimo un secondo tra lo svolgimento dell’azione e il premio.
Dopo che questa azione verrà riproposta nel tempo diventerà abitudinaria e a questo punto sarà il momento di introdurre il segnale.
Quando siete certi che il gatto stia per fare una piroetta, fate il gesto con il dito, disegnando un cerchio nell’aria e poi ricompensatelo immediatamente.
Dopo l’introduzione del segnale, il gatto inizierà a prestare più attenzione alle vostre mani. Questo gesto si caricherà di significato in quanto il gatto, già prima di eseguire la sua piroetta, saprà che dovrà aspettarsi una ricompensa!
Camminare in mezzo alle gambe
Questo gioco rappresenta una vera sfida mentale!
Quando fate un passo avanti con la gamba destra, provate a far camminare il gatto tra le gambe, facendolo sbucare dall’altro lato.
Per cominciare, premiatelo mentre guarda tra l’apertura delle gambe quando rivolge la testa nella direzione da seguire. Inizialmente andrà a tentativi, fino a compiere il movimento richiesto.
Esercitatevi per brevi sessioni e poi fate una pausa. Ripartite sempre con la stessa gamba. Una volta che il gatto, attraversate le gambe, avrà eseguito il comportamento desiderato, dimostrategli compiacimento.
Per evitare che nella quotidianità il gatto si precipiti tra le gambe di chi cammina, ricordatevi di iniziare sempre la sessione con il “Via!” o qualche altra parola, sempre la stessa, che identifichi l’inizio del gioco.
Lo stesso discorso vale per la conclusione della sessione di gioco. Solo in questo modo il gatto imparerà a distinguere tra situazioni quotidiane e sessioni di addestramento.
Equilibrismo
Grazie alla loro conformazione fisica e alla loro coda, i gatti possono compiere magistrali camminate sulla fune.
Per raggiungere la perfezione tuttavia, anche loro hanno bisogno di pratica altrimenti con il tempo perderanno questa brillante abilità. Se vengono distratti, potrebbero perdere la concentrazione e cadere.
I giochi che coinvolgono l’equilibrio sono l’ideale per sviluppare quindi abilità come concentrazione e stabilità. Il percorso da funambolo, inizialmente, non dovrà essere posto troppo in alto.
Per iniziare, si può incastrare un’asse robusta tra due sedie, a mo’ di ponte. La distanza tra le due sedie dovrebbe essere il doppio rispetto alla lunghezza del corpo del gatto. Per fargli compiere il percorso lo si può guidare con una pista di bocconcini.
In una prima fase il gatto va premiato quando sale sulla sedia. Quando riuscirà a camminare da una parte all’altra, è consigliabile aumentare la difficoltà e quindi la lunghezza dell’asse.
Questo esercizio inizia a farsi complicato non appena utilizzeremo un’asse più stretta: allora il gatto potrebbe farsi prendere dalla frenesia, tanto da far cadere i bocconcini.
Il risultato potrebbe essere che il micio, anziché concentrarsi sul suo equilibrio, salti giù per inseguire i suoi bocconcini.
Quando anche una distanza maggiore per lui non presenterà alcun problema, riuscendo ad attraversarla con sicurezza, potrete optare per un’asse ancora più stretta.
Li avete provati tutti? Qual è il vostro preferito?